Ingombe Ilede e la foresta di baobab

Durante la creazione, Dio assegnò ad ogni animale una pianta. Alla iena toccò il baobab, ma, scontenta ed irritata, lo piantò a testa in giù, cosicché quello che noi possiamo vedere di questo enorme albero sono le radici e non la chioma.

Io non lo avevo mai visto un baobab in vita mia e credo che questa leggenda sia davvero azzeccata per descriverlo.

oltre alla stranezza della chioma quello che è maggiormente evidente di questi alberi è la loro altezza smisurata, al loro cospetto mi sento una formica.

Qui, vicino a Siavonga c’è un sito archeologico che prende il nome da un baobab particolarissimo, forse unico: Ingombe Ilede, mucca addormentata. Infatti l’albero è cresciuto orizzontalmente e non verticalmente, probabilmente ha continuato a crescere dopo che era caduto, ed oggi continua a svilupparsi sia in orizzontale, sul suolo, che in verticale, verso il cielo, tanto che la forma originaria di mucca non è immediatamente intellegibile, resta tuttavia una vera bizzarria questa di voler continuare a crescere restando attaccato al suolo per secoli!

Il baobab era il centro delle attività dei villaggi, che usavano la sua cavità per i più diversi scopi, anche  Ingombe Llede non fa eccezione e secondo la nostra guida era il centro della vita del villaggio perché poteva contenere 40 uomini.

Non so se le cose stiano esattamente così, ma mi è piaciuto entrare in questo baobab strisciando attraverso una fessura

e poter guardare il mondo di fuori attraverso una finestra naturale scavata nel suo tronco mentre la guida mi chiedeva se potessi dargli come mancia il mio apple whatch!

Mi colpisce del baobab anche la corteccia che è di un tipo per me mai visto prima, probabilmente perché assente nei nostri boschi: è liscia, sembra spessa ma porosa, forse per la capacità che ha di immagazzinare migliaia di litri d’acqua.

Invece il frutto, una volta aperto, mostra i suoi semi ricoperti di una specie di polvere compatta gialla, questa si mangia e pare sia un concentrato di vitamine e molto energetica, io la trovo buona, un po’ asprigna.

Ma se volete vivere la magia dovete recarvi  nella foresta dei baobab, vicina ad Ingombe Llede al tramonto.

Allora vi sentirete teletrasportati in una fiaba di quelle sognate da bambini e vagherete tra questi immensi alberi alla ricerca di animali fantastici e maghi misteriosi che vi accompagnino nei sogni più sorprendenti.

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