- Ciao Diego, ho comprato il biglietto, tra un po’ arrivo, sono così felice che ho la pelle d’oca! Dove mi fai lavorare? A scuola?
- Ehi mica starai pensando di venire a salvare l’Africa?
- Macchè io mi metto buona buona e aiuto le maestre che me lo chiedono. Grazie, grazie Diego!
Ho appena comprato un biglietto per un volo che mi porterà in Zambia, farò un mese di volontariato a Bauleni e sono felice come non mai.
Ho speso un mese di stipendio e sono strafelice.
In un mondo che ipocritamente accetta tutte le diversità, mentre le evidenzia per additare chi si distanzia dalla normalità, sicuramente ci sarà una patologia con cui catalogare questa gioia immotivata, anormale, nello spendere senza comprare nulla.
Ma io me ne frego della normalità, e dei professionisti che devono spiegarti come vivere, quando essere felici, quando essere incazzati e come e dove, e mi tengo la mia gioia, unica e rara.
Partirò e questa è già felicità
Vado in Africa e questa cosa da sola basta
Torno a Bauleni perché forse è davvero l’ombelico del mondo come dice Diego
Darò un minuscolo contributo ad In&out of the getto
Ho paura? Si
Di essere fuori luogo, di non essere all’altezza, delle zanzare che spero stiano dormendo ancora, di essere invadente, di lasciare i miei animali per tanto tempo, di non saper comunicare.
Ho speranze? Si
Di conoscere persone, di mangiare bene, di aiutare a scuola, di imparare a scuola, di accogliere, di sentirmi accolta.
Ma soprattutto in un mondo che va in fiamme, ho bisogno di speranza
In un occidente opulento che mette il prezzo ad ogni cosa, ho bisogno di valori
In un’Italia che disprezza gli insegnanti, ho bisogno di vedere maestri rispettati.
Ho bisogno di sentirmi viva e tutto questo vale certo almeno il prezzo di uno stipendio.
Mi aiuti Iddio, chiunque egli sia e dovunque si trovi!
